Stanchi e oppressi

La vita, a differenza del paradiso, è costellata di sofferenze come sconfitte, umiliazioni, perdite, delusioni, malattie, guerre, morti…

Nessuno può evitare che questo accada.

In questi casi Dio non è uno che fa le magie e impedisce tutto ciò, e anche se, quando si prega con fede e perseveranza, molte cose ce le risparmia, non ci sono garanzie che tutto questo non accada.

La vita ci rende stanchi e oppressi. Mt 11,28

Dio non fa sparire i problemi della vita, ma viene a guarire la paura e l’angoscia che questi problemi portano nel nostro cuore.
Non toglie i pesi della vita, ma li rende leggeri.
Non fa sparire la croce, ma ci aiuta a portarla, anzi a volte la porta lui per noi.

Basta affidarsi a lui e fidarsi di lui, con la preghiera, con il perdono degli altri, sostenendo le persone che incontriamo sulla nostra strada, mettendo gli altri prima di noi. Tutto il resto verrà da sé.

In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Mt 11,28-30